Alessandro Birindelli

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Biografia

Alessandro Birindelli (Pisa, 12 novembre 1974) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore. Ha un figlio, Samuele, anch'egli calciatore

Caratteristiche Tecniche

Il suo ruolo originario era quello di ala destra tornante; solo nella Primavera dell'Empoli ha cominciato a giocare stabilmente come terzino destro, ruolo poi interpretato per il resto della carriera.Talvolta si incaricava della battuta dei calci di punizione, prediligendo un'esecuzione di potenza.

Carriera

Empoli e Juventus

Inizia a giocare a calcio all'età di 8 anni nella squadra di San Frediano di Cascina, piccolo centro della provincia di Pisa. Cresce nelle giovanili dell'Empoli, con cui disputa cinque campionati (quattro in Serie C1 e uno in Serie B), ottenendo due promozioni consecutive, sotto la guida di Luciano Spalletti, dalla C1 alla B nel 1996, e dalla B alla Serie A l'anno successivo.  Proprio il 1997 è il suo anno più fortunato, in quanto oltre alla promozione con la formazione toscana, Spalletti lo segnala al corregionale Marcello Lippi, tecnico della Juventus, il quale in estate lo porta a Torino, acquistato alla società bianconera per 4,5 miliardi di lire.In maglia juventina si guadagna subito un posto da titolare, vincendo dopo poche settimane la Supercoppa italiana ai danni del Vicenza, ed esordendo in Serie A il 31 agosto 1997 contro il Lecce, nella stagione in cui conquisterà il suo primo dei suoi tre scudetti; nella stessa annata raggiunge anche la sua prima finale di Champions League, persa ad Amsterdam contro il Real Madrid. A fronte del suo ruolo di gregario, rimane tra i punti fermi della Juventus nelle stagioni seguenti, e nel 2003 gioca la sua seconda finale di Champions League, anch'essa persa, stavolta a Manchester contro i connazionali del Milan (pur realizzando il suo tentativo nell'epilogo ai tiri di rigore). Nell'estate 2005, durante un'amichevole contro il Benfica, incappa in un grave infortunio alla caviglia che gli preclude la stagione 2005-2006. Tornato a disposizione all'inizio dell'annata seguente, complice la sopravvenuta retrocessione d'ufficio della società bianconera in Serie B, ottiene il ruolo di vice-capitano e riconquista anche il posto da titolare sulla fascia destra. Nel campionato cadetto 2006-2007 gioca 37 partite segnando 1 rete, quella che il 31 marzo permette ai torinesi di battere il Pescara (1-0). Ottenuto l'immediato ritorno in massima serie, nella stagione 2007-2008 viene riconfermato in squadra e, seppur relegato tra le seconde linee, disputa in totale 11 gare tra campionato e Coppa Italia. Il 17 maggio 2008 dà l'addio alla Juventus dopo 11 anni.In maglia bianconera vanta in totale 7 gol. La prima marcatura in Serie A è contro il Piacenza, mentre in Champions League segna 3 gol: il primo, all'esordio, su punizione contro il Feyenoord (5-1); poi un anno dopo sigla di testa il pareggio contro il Galatasaray (2-2); infine il terzo allo Stadio Riazor di La Coruña, con uno spettacolare tiro dai 25 metri all'incrocio dei pali (2-2).

    Ultimi anni

    Deciso a proseguire l'attività agonistica, il 21 luglio 2008 si accasa al Pisa, città dove è nato ma nella quale non aveva mai giocato. Birindelli disputa in nerazzurro 37 partite nella serie cadetta. Dopo il fallimento della società, in seguito alla retrocessione, il giocatore rimane senza squadra, ma il 19 agosto 2009 ne viene ufficializzato l'acquisto da parte del Pescina VG, società abruzzese neopromossa in Prima Divisione. Nonostante l'ingaggio di altri nomi di rilievo per la categoria, come César e Lampros Choutos, la squadra fallisce al termine della stagione 2009-2010, con Birindelli che decide di chiudere la sua carriera da professionista. In carriera ha totalizzato complessivamente 160 presenze e 1 rete in Serie A (in occasione del successo esterno della Juventus sul Piacenza del 14 febbraio 1999)e  109 presenze e due reti in Serie B.

    Nazionale

    Inizia la carriera in maglia azzurra nella rappresentativa Under-17, in cui viene convocato 3 volte nel 1991 senza mai debuttare. Nel 1997 prende parte ai Giochi del Mediterraneo con l'Italia Under-23 guidata da Marco Tardelli che vince la competizione, disputando da titolare i quarti, la semifinale e la finale contro i pari età della Turchia. Proprio contro i turchi esordisce con la nazionale maggiore il 20 novembre 2002, rispondendo alla convocazione del commissario tecnico Giovanni Trapattoni; totalizzerà complessivamente 6 presenze nella nazionale A.

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