Romeo Benetti

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Biografia

Romeo Benetti (Albaredo d'Adige, 20 ottobre 1945) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano o interno.Nato in provincia di Verona e poi cresciuto a Bolzano, si è infine stabilito a Leivi, nella provincia di Genova. Anche suo fratello Bruno è stato un calciatore.

Carriera

Gli inizi nelle serie minori

Mosse i primi passi nel mondo del calcio con il Bolzano, in Serie D, arrivando alla massima serie dopo una lunga gavetta in Serie C e B con le maglie di Siena, Taranto e Palermo. Nella stagione 1965-1966 il Foggia perfezionò il suo acquisto, ma all'ultimo momento il presidente Rosa non volle ufficializzarlo poiché Benetti doveva partire per il servizio di leva, lasciandolo al Taranto che ne promise per l'anno successivo l'approdo tra le file dei rossoneri; la stagione successiva questo accordo non venne tuttavia rispettato dagli ionici, che lo vendettero al Palermo.

Palermo, Juventus e Sampdoria

Coi siciliani, che lo acquistarono per 50 milioni di lire, rimase solo per la stagione 1967-1968, collezionando 35 presenze e segnando 2 reti in un campionato cadetto che vide primeggiare i rosanero; a Palermo, per il centrocampista, anche 2 presenze e un gol in Coppa Italia. Debuttò in Serie A nella stagione 1968-1969 con la maglia della Juventus, a cui fu venduto per più di 300 milioni, per passare l'anno dopo alla Sampdoria nell'ambito dell'operazione che portò a Torino Francesco Morini e Roberto Vieri. A Genova, nella stagione 1969-1970 disputò 27 partite corredate da 2 gol in Serie A, e 3 partite e 2 reti in Coppa Italia.

Milan

Nel 1970 fu acquistato dal Milan, dove rimase per le successive sei stagioni. Coi meneghini collezionò numerosi piazzamenti di rilievo in campionato. Giunse per tre volte secondo nel suo primo triennio in rossonero, compresa l'edizione 1972-1973 della Serie A, persa rocambolescamente all'ultima giornata nella cosiddetta Fatal Verona. Oltre alle vittorie in Coppa Italia del 1971-1972 e 1972-1973, annata quest'ultima in cui sollevò anche la Coppa delle Coppe (pur non giocando la finale), disputo un'altra finale di Coppa delle Coppe e una di Supercoppa UEFA nella stagione 1973-1974, e ancora due finali di Coppa Italia nelle edizioni 1970-1971 e 1974-1975. Durante la militanza in rossonero, il 10 gennaio 1971, per un fallo su Francesco Liguori del Bologna, il quale riportò un serio infortunio al ginocchio destro e vide la propria carriera stroncata, fu denunciato alla Procura di Milano e il commissariato di Pubblica Sicurezza del quartiere "Bolognina" inviò un rapporto sull'incidente alla Pretura di Bologna. Nell'ultima sua stagione a Milano, a causa del temporaneo ritiro dall'attività agonistica di Gianni Rivera, vestì la fascia di capitano della squadra.

 

Ritorno alla Juventus, Roma

Nell'estate 1976 fu scambiato con Fabio Capello della Juventus: il friulano approdò a Milano, mentre Benetti fece ritorno, dopo sette anni, a Torino. Considerato in fase calante, in maglia bianconera Benetti vinse, invece, autorevolmente i due scudetti del 1976-1977 e 1977-1978, un'altra coppa nazionale e la Coppa UEFA 1976-1977, primo trofeo confederale del club piemontese. Lasciò la Juventus nel 1979 per approdare alla Roma, dove giocò per due stagioni aggiudicandosi due altre Coppe Italia.

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Nazionale

Esordì in nazionale il 25 settembre 1971, nella gara contro il Messico, divenendo presto titolare e rimanendovi per tutto il successivo decennio. Chiuse la carriera con la maglia azzurra disputando la sua ultima partita al campionato d'Europa 1980, dopo aver preso parte ai Mondiali di Germania Ovest 1974 e Argentina 1978, collezionando 55 presenze e 2 gol.

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