Alessio Tacchinardi

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Biografia

Alessio Tacchinardi (Crema, 23 luglio 1975) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche Tecniche

Dopo gli inizi da tornante nel settore giovanile dell'Atalanta, Cesare Prandelli, suo tecnico nella formazione Primavera dei bergamaschi, lo sposta a regista di centrocampo per meglio sfruttarne personalità, senso della posizione e lancio in avanti; ciò anche per via della buona tecnica di base nonché visione di gioco, tutte qualità che gli permettono inoltre di impostare velocemente l'azione. Con l'approdo alla Juventus, nel primo biennio a Torino Marcello Lippi lo arretra inizialmente con successo a difensore centrale, in uno schieramento a zona. Dopo la positiva stagione 1994-1995 in questo ruolo, tuttavia, una successiva crisi tecnica lo porta ad abbandonare il reparto arretrato per ritornare stabilmente, dal 1997, a centrocampo, posizione in cui sporadicamente trova anche la rete grazie a potenti conclusioni dalla distanza.

Carriera

Atalanta

Inizia a dare i primi calci nella natìa Crema, nella Pier Giorgio Frassati, squadra dell'oratorio del quartiere San Bernardino. Prosegue quindi nel settore giovanile della principale società cittadina, il Pergocrema, prima di entrare ancora bambino nel vivaio dell'Atalanta. Con gli orobici compie tutta la trafila delle squadre giovanili, cresciuto da tecnici quali Eugenio Perico, Cesare Prandelli e Fermo Favini; a Bergamo diviene presto capitano e leader di un gruppo che annovera altri promettenti elementi quali Domenico Morfeo, Tomas Locatelli, Paolo Foglio e Gianluca Savoldi, vincendo nei primi anni 1990 prima il Campionato Allievi Nazionali e poi il Campionato Primavera. In quest'ultima stagione, 1992-1993, comincia inoltre ad allenarsi stabilmente con la prima squadra atalantina, fino ad esordire da professionista il 24 gennaio 1993 durante la sfida interna vinta 2-1 sull'Ancona.

Juventus

Nell'estate 1994 viene acquistato dalla Juventus per 4 miliardi di lire. Nella stagione d'esordio con i bianconeri, nonostante la giovane età, l'allenatore Marcello Lippi gli concede 24 presenze in campionato, contribuendo attivamente alla conquista del ventitreesimo scudetto della storia bianconera; nella stessa annata solleva anche la Coppa Italia. L'anno successivo la Juventus vince la Champions League, anche se non scende in campo nella finale di Roma contro gli olandesi dell'Ajax.Con i bianconeri vince negli anni successivi altri quattro campionati, due dei quali, 2001-2002 e 2002-2003, lo vedono protagonista del centrocampo bianconero in coppia con Edgar Davids. Grazie alle sue prestazioni nella Juventus e al suo attaccamento alla maglia, nel 2011 è stato omaggiato dai tifosi bianconeri di una stella celebrativa nella walk of fame dello Juventus Stadium.

Villarreal e Brescia

Nell'estate 2005 viene ceduto in prestito biennale agli spagnoli del Villarreal, con cui raggiunge la semifinale della Champions League 2005-2006. Terminata l'esperienza in Spagna, il 20 luglio 2007 rescinde il contratto, dopo tredici stagioni, con la società bianconera, accasandosi in Serie B al Brescia di Serse Cosmi. Con le rondinelle disputa una buona stagione soprattutto sul versante realizzativo, con 9 reti in 36 presenze che contribuiscono al raggiungimento della semifinale play-off. Il 5 luglio 2008, tuttavia, rescinde consensualmente il contratto con i lombardi. Nella prima parte della stagione 2008-2009 si allena con la squadra Amatori della polisportiva di Capergnanica, nel campionato CSI, ma alla fine prende la decisione di ritirarsi dal calcio professionistico per mancanza di ulteriori stimoli.

Nazionale

Durante gli anni all'Atalanta colleziona 9 presenze e 1 gol nell'Italia Under-18. Il passaggio alla Juventus, nel 1994, coincide con l'esordio in Under-21. Titolare stabile della formazione guidata da Cesare Maldini, partecipa con gli azzurrini alle qualificazioni per il campionato europeo di categoria del 1996, e fa parte della rosa che successivamente vince la competizione. Il 6 settembre 1995 esordisce nel frattempo con la nazionale maggiore, convocato da Arrigo Sacchi, nella partita valevole per le qualificazioni al campionato europeo di calcio 1996 e vinta 1-0 contro la Slovenia; per il successivo lustro, rimane tuttavia questa la sua unica presenza in maglia azzurra. Torna in nazionale nel 2000, richiamato da Dino Zoff. Stavolta ha modo di vestire l'azzurro in maniera più continuativa, e pur senza far parte della rosa fissa degli azzurri né partecipare a fasi finali di Mondiali o Europei, sotto le gestioni tecniche di Zoff e Giovanni Trapattoni scende in campo per altre 12 volte fino al 2003.

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