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Miralem Pjanić

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Biografia

Suo padre giocava nella seconda divisione jugoslava, Pjanić è in possesso di due cittadinanze: bosniaca e lussemburghese; si rifugiò in Lussemburgo con la sua famiglia poco dopo lo scoppio della guerra in Bosnia. Parla fluentemente sei lingue.

Miralem Pjanić (Tuzla, 2 aprile 1990) è un calciatore bosniaco con cittadinanza lussemburghese, centrocampista del Beşiktaş, in prestito dal Barcellona, e della nazionale bosniaca. Cresciuto calcisticamente in Lussemburgo, muove i primi passi nel FC Schifflange 95 per poi passare nelle giovanili del Metz, squadra con la quale debutta tra i professionisti. Nell'estate del 2008 si trasferisce all'Olympique Lione, dove si afferma come una delle migliori promesse del calcio europeo. Nel 2011 si accasa alla Roma, squadra in cui rimane per cinque stagioni guadagnandosi l'attenzione della Juventus, club quest'ultimo in cui milita dal 2016 al 2020 raccogliendo i maggiori successi della carriera con quattro Scudetti consecutivi (dal 2016-2017 al 2019-2020), due Coppe Italia (2016-2017 e 2017-2018) e una Supercoppa italiana (2018). Nella stagione 2020-2021 veste la maglia del Barcellona, con cui ha vinto una Coppa del Re (2020-2021).Con la sua nazionale ha disputato il campionato del mondo 2014, anno in cui la Bosnia ha preso parte alla competizione per la prima volta nella sua storia.

Caratteristiche tecniche

Annoverato in giovane età fra i talenti più promettenti del calcio mondiale,Pjanić è un centrocampista abile nel dribbling e dotato di un buon tiro dalla distanza. Grazie alla sua visione di gioco, la precisione nei passaggi, l'abilità nel fornire assist per i compagni e le sue qualità di impostazione, può ricoprire sia il ruolo di interno di centrocampo, sia quello di trequartista o di regista; è stato anche impiegato come mezz'ala, per la sua capacità di effettuare inserimenti offensivi. Considerato uno dei massimi specialisti della sua generazione nei calci piazzati, quando giocava nell'Olympique Lione si allenava spesso a tirare le punizioni col brasiliano Juninho,del quale è stato considerato l'erede nelle file della squadra transalpina

Carriera

Gli inizi

Inizia la sua carriera nel FC Schifflange 95, club della prima divisione lussemburghese, dopo vari infortuni che lo hanno relegato spesso in tribuna. Già allora l'allenatore del club nota il suo talento e decide di inserirlo in prima squadra nonostante la giovane età. Giunge al Metz nel 2004 e, dopo alcune stagioni nelle squadre giovanili, fa il suo debutto il 18 agosto 2007 contro il PSG, gara terminata 0-0. Il 15 dicembre realizza contro il Sochaux, rete che non servirà a evitare la sconfitta ai granata. Conclude la sua stagione totalizzando 38 presenze e 4 reti.

Olympique Lione

Il 1º agosto 2008 si trasferisce a titolo definitivo all'Olympique Lione per 7,5 milioni di euro. Fa il suo debutto il 2 agosto contro il Bordeaux. Il 24 febbraio 2009 fa il suo debutto in Champions League contro il Barcellona, partita terminata 1-1, chiudendo la sua prima stagione con 24 presenze, senza alcuna rete all'attivo.Nella stagione successiva, si afferma come uno dei migliori giovani sul palcoscenico europeo,anche grazie al compagno di squadra Juninho Pernambucano, dal quale apprende specifiche qualità balistiche nel calciare le punizioni.Il 19 agosto 2009, nel giorno del suo debutto stagionale, segna il suo primo gol in Champions League contro l'Anderlecht partita valevole per i Preliminari di Champions League, gara vinta dai francesi 5-1.Pochi giorni dopo, il 22 agosto, segna nella gara vinta 3-0 contro l'Auxerre il suo primo gol in campionato con la maglia dell'OL. L'11 marzo 2010 segna inoltre il gol del pareggio contro il Real Madrid nel ritorno degli ottavi, rete che permette alla sua squadra di passare ai quarti di finale. Termina la stagione con 53 presenze e 11 reti. Nel periodo successivo, disputa un'altra stagione su buoni livelli, senza però ripetere l'exploit di quella precedente. Conclude la sua esperienza a Lione con 121 presenze e 16 reti in totale.

Roma

Nell'agosto 2011 viene ceduto, per 11 milioni di euro, alla Roma. Esordisce in Serie A l'11 settembre, nella partita persa all'Olimpico contro il Cagliari (1-2). Il 20 novembre realizza la prima rete, risultando decisivo per la vittoria contro il Lecce.Nel lustro in giallorosso, pur non vincendo alcun trofeo, si dimostra un giocatore importante per gli equilibri della squadra.Con i capitolini disputa complessivamente 185 partite, mettendo a segno 30 gol (molti dei quali su calcio di punizione)

Juventus

Nel giugno 2016 si trasferisce alla Juventus, che investe 32 milioni di euro per il suo acquisto Il 10 settembre 2016 segna la sua prima rete in campionato con la maglia bianconera in occasione della vittoria casalinga contro il Sassuolo (3-1), mentre il 27 dello stesso mese realizza la sua prima marcatura in Champions League con i torinesi nella sfida vinta per 4-0 in casa della Dinamo Zagabria. Il 23 dicembre disputa da titolare il match di Supercoppa Italiana a Doha, sempre contro il Milan, dove la Juventus viene sconfitta ai calci di rigore (la gara era terminata con il punteggio di 1-1 dopo i tempi supplementari). L'11 gennaio 2017 realizza il suo primo gol in Coppa Italia con i bianconeri (su calcio di rigore) nella partita casalinga vinta per 3-2 contro l'Atalanta, valida per gli ottavi di finale. Il 17 maggio vince per la prima volta la coppa nazionale italiana (la terza consecutiva per i torinesi) in finale contro la Lazio (vittoria bianconera per 2-0), pur non giocando il match per squalifica. Quattro giorni dopo arriva anche il suo primo scudetto (il sesto consecutivo per la Juventus) grazie alla vittoria casalinga per 3-0 contro il Crotone. Il 3 giugno disputa inoltre da titolare la sua prima finale di Champions League, che vede però i piemontesi sconfitti per 4-1 dal Real Madrid a Cardiff.

Il 13 agosto gioca da titolare la sfida di Supercoppa italiana contro la Lazio, dove la compagine torinese viene sconfitta per 3-2 dai biancocelesti. Il 26 novembre, nella vittoriosa partita casalinga contro il Crotone (terminata 3-0), ottiene la 200ª presenza in A. Termina la stagione con 5 reti segnate, e l'anno successivo, il 9 maggio 2018, vince la sua seconda Coppa Italia (la quarta consecutiva e tredicesima nella storia del club bianconero) in finale contro il Milan (4-0). Quattro giorni dopo, grazie al pareggio a reti bianche in casa della Roma, si aggiudica matematicamente anche il suo secondo scudetto (il settimo consecutivo per la Juventus). Come l'anno prima ha realizzato 5 gol in campionato. Nella stagione successiva, il 19 settembre 2018, realizza la sua prima doppietta in Champions League nella sfida vinta per 2-0 in casa del Valencia (entrambe le reti vengono realizzate su calcio di rigore). Il 16 gennaio 2019, invece, disputa da titolare il match di Supercoppa italiana, che vede i bianconeri prevalere sul Milan (1-0) a Gedda; in quest'occasione fornisce anche l'assist per la rete decisiva di Cristiano Ronaldo.Si tratta del primo successo in questa competizione per il centrocampista bosniaco. Il successivo 20 aprile, grazie alla vittoria casalinga contro la Fiorentina (2-1), si aggiudica lo scudetto per la terza volta consecutiva (l'ottava consecutivo per il club bianconero) con cinque giornate d'anticipo. Inizia subito bene la stagione 2019-2020 andando a segno per tre volte nei primi otto turni di campionato; tuttavia quelle resteranno le uniche marcature stagionali del bosniaco, che a fine annata si aggiudica il suo quarto scudetto consecutivo.

Barcellona e Beşiktaş

Il 29 giugno 2020, a campionato di Serie A ancora in corso per via degli strascichi della pandemia di COVID-19, viene ufficializzato il prossimo trasferimento di Pjanić al Barcellona a decorrere dalla stagione sportiva seguente, per 60 milioni di euro più 5 di bonus, nell'ambito di uno scambio con Arthur Melo. In Catalogna colleziona 30 presenze totali nel corso dell'annata 2020-2021, senza trovare mai la rete e con un minutaggio abbastanza scarso;partecipa alla vittoria della Coppa del Re, ma sul piano personale è una stagione negativa per il bosniaco che finisce presto ai margini della squadra titolare, incapace di integrarsi con l'ambiente blaugrana, scavalcato nelle gerarchie del centrocampo ed entrato pesantemente in rotta col tecnico Ronald Koeman.    Il 3 settembre 2021 viene ceduto in prestito ai turchi del Beşiktaş.

Nazionale

A causa dell'infanzia passata in Lussemburgo, Pjanić ha iniziato a rappresentare il Lussemburgo a livello giovanile. Con la selezione Under-17 ha partecipato al campionato europeo di categoria, al quale la nazionale lussemburghese partecipò come paese ospitante. Durante l'Europeo, Pjanić segnò l'unico gol della nazionale, durante la partita d'apertura persa per 1-7 contro la Spagna. Successivamente ha dichiarato di voler giocare per la Bosnia ed Erzegovina, debuttando con l'Under-21. Il 20 agosto 2008 fa il suo esordio con la nazionale maggiore bosniaca nell'amichevole contro la Bulgaria, gara finita con la vittoria dei bulgari per 2-1risultando, a 18 anni, il più giovane esordiente della nazionale. Durante un'altra gara amichevole vinta 2-1, questa volta contro il Ghana, il 2 marzo 2010 segna la sua prima rete in nazionale.Il 3 giugno 2014 viene inserito nella lista dei convocati della nazionale bosniaca che ha partecipato per la prima volta al campionato del mondo,[54] senza tuttavia superare la fase a gironi.Conclude la competizione con 3 presenze e una rete, segnata nel successo per 3-1 contro l'Iran. Il 12 ottobre 2019, alla 90ª presenza con la maglia della nazionale bosniaca e alla prima da capitano, segna la sua prima doppietta, nella partita interna vinta per 4-1 contro la Finlandia, valevole per le qualificazioni al campionato d'Europa 2020.Il 31 marzo 2021 raggiunge quota 100 presenze in nazionale in occasione della sconfitta per 0-1 contro la Francia.

Statistiche

Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Pjanić ha totalizzato globalmente 649 partite segnando 96 reti, alla media di 0,15 reti a partita. In nazionale è il sesto miglior marcatore della storia con 16 gol e il secondo giocatore per presenze con 102 partite giocate.

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