Michele Rampulla

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Biografia

Michelangelo Rampulla (Patti, 10 agosto 1962) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, preparatore dei portieri della nazionale cinese. È ricordato per essere stato il primo portiere a realizzare un gol su azione nel campionato italiano di Serie A: accadde nella stagione 1991-1992, contro l'Atalanta, all'epoca in cui Rampulla difendeva i pali della Cremonese.

Caratteristiche Tecniche

Era un portiere piuttosto abile nel gioco coi piedi ed efficace, a suo giudizio, nell'opporsi ai calci di rigore.

Carriera

Pattese, Varese e Cesena 

Nato a Patti, nel messinese, figlio di un commerciante di alimentari e tifoso juventino, Rampulla ebbe le prime esperienze calcistiche nella Pattese, squadra della sua città; nonostante si sentisse attaccante, suo padre lo convinse a cimentarsi da portiere, ruolo nel quale emerse immediatamente. Con la Pattese ebbe tempo di raggiungere la promozione in Serie D prima che un giovane Giuseppe Marotta, all'epoca direttore sportivo del Varese, lo convincesse nel 1980 a trasferirsi al club lombardo, in Serie B. A Varese, complice un infortunio del primo portiere e un momento di forma negativa del suo sostituto, Rampulla si ritrovò, da terzo portiere qual era nelle gerarchie d'inizio campionato, a titolare dopo soli due incontri; esordì in campionato il 21 settembre 1980 contro il Milan (0-0). Dopo tre anni in Lombardia, Rampulla venne ceduto al Cesena, squadra nella quale riuscì a imporsi spesso come titolare e a disputare 73 incontri in tre stagioni di campionato, tutte in Serie B.

Cremonese 

Nel 1985, dopo aver sfiorato l'opportunità di rimpiazzare Luciano Castellini, appena ritiratosi, nella porta del Napoli, Rampulla si accasò alla Cremonese, reduce da una stagione di Serie A, conclusasi con un'immediata retrocessione. Con il club grigiorosso Rampulla rimase sette stagioni, guadagnando una prima promozione nell'annata 1988-1989, grazie alla quale esordì in massima categoria nella stagione seguente. All'immediata retrocessione tra i cadetti, fece seguito un altrettanto immediato ritorno in Serie A per la stagione 1991-1992, a cui è legata la sua più statisticamente rilevante performance. Nel corso dell'incontro disputatosi il 23 febbraio 1992 a Bergamo contro l'Atalanta, Rampulla segnò di testa al 92', sugli sviluppi di un calcio di punizione, il gol che pareggiò quello dell'orobico Bianchezi: fu la prima volta, nella storia del campionato italiano, in cui un portiere realizzò una rete durante un'azione di gioco e non in situazioni di palla ferma.Il gol di Rampulla rimase un unicum in Serie A per i successivi nove anni, ed eguagliato nei decenni seguenti solo dai colleghi Massimo Taibi della Reggina nel 2001 (contro l'Udinese) e Alberto Brignoli del Benevento nel 2017 (contro il Milan). Quanto a Rampulla, la sua storica rete non bastò a fine stagione ai grigiorossi per raggiungere la salvezza.

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Juventus

Nonostante la sopravvenuta retrocessione con la Cremonese, Rampulla ebbe modo di continuare a calcare i campi della massima divisione: nell'estate 1992 venne infatti ingaggiato dalla Juventus che, dopo la partenza del capitano Stefano Tacconi e la conseguente promozione a titolare del giovane Angelo Peruzzi, necessitava di un rimpiazzo di affidamento in panchina. Il portiere siciliano si mostrò all'altezza del compito, rimanendo stabilmente a Torino per il successivo decennio ed entrando a posteriori nel novero dei migliori dodicesimi nella storia del club.Benché fosse chiaro fin dall'inizio il suo ruolo di seconda scelta, fu schierato a Cagliari nella prima giornata di campionato stante il forfait di Peruzzi per infortunio. Quell'annata in Coppa UEFA la Juventus era giunta fino ai quarti di finale con Peruzzi tra i pali; a causa di una sfortunata congiuntura di problemi fisici occorsa alla rosa bianconera, che non risparmiò neppure lo stesso numero uno, l'allenatore Giovanni Trapattoni fu costretto a schierare una squadra d'emergenza in vista della semifinale di coppa contro il Paris Saint-Germain: l'occasione segnò il debutto europeo per Rampulla, alla sua quarta presenza assoluta coi piemontesi dopo tre incontri di campionato. La Juventus vinse 2-1 l'incontro di andata a Torino e, persistendo l'indisponibilità di Peruzzi, Rampulla fu schierato anche nella sfida di ritorno al Parco dei Principi di Parigi, nel corso del quale fu determinante, con alcune importanti parate (in particolare su Weah e Roche), nel mantenere il risultato aperto sullo 0-0 finché Roberto Baggio, a meno di un quarto d'ora dalla fine, realizzò l'1-0 che assicurò ai piemontesi la finale e la successiva conquista del trofeo.

Nel 1995 disputò da titolare entrambe le partite della finale di Coppa Italia vinta dalla Juventus contro il Parma (vittoria per 1-0 nell'andata a Torino, dove a metà del secondo tempo fu sostituito per infortunio dal giovane Lorenzo Squizzi, e poi per 2-0 nel ritorno a Parma), mantenendo così la propria porta inviolata per l'intero doppio confronto. Restò imbattuto, sempre contro gli emiliani, anche l'anno dopo in occasione della Supercoppa italiana, in cui subentrò ad Alessandro Del Piero per rilevare l'espulso Peruzzi e contribuì all'1-0 finale.Fino a tutto il 1999, in ragione dei frequenti malanni fisici cui era soggetto Peruzzi, Rampulla fu sovente schierato in campo (delle sue 49 presenze in campionato con la Juventus, 46 sono a tutto il campionato 1998-1999, e le ultime 3 non vanno oltre il 2000); inoltre, dall'edizione 1995-1996 a quella del 2000-2001 fu sempre schierato almeno in un incontro di Champions League, segnalandosi anche per un rigore parato al norvegese Skammelsrud nei minuti finali della gara contro il Rosenborg del 30 settembre 1998, terminata 1-1. Con l'arrivo dei nuovi titolari Edwin van der Sar nel biennio 1999-2001 e Gianluigi Buffon a seguire, nonché per l'avanzare dell'età, Rampulla trovò via via minore impiego; nella parte finale della sua decennale esperienza torinese, venne inoltre scavalcato come prima riserva nel ruolo dal giovane Fabián Carini. Al termine del campionato 2001-2002, conclusosi con il suo quarto scudetto personale, decise di ritirarsi alle soglie dei quarant'anni.È rimasto popolare tra i tifosi bianconeri, nonostante il ruolo da comprimario: sono a lui intitolati due fan club juventini, rispettivamente a Massa e a Caltanissetta.

Nazionale

Durante gli anni a Varese si mise anche in luce a livello internazionale, venendo chiamato nell'Italia U-21 dall'allora commissario tecnico, Azeglio Vicini, e debuttando con gli Azzurrini il 20 aprile 1983; prima di lasciare il club lombardo, Rampulla ebbe modo di disputare un secondo incontro per la selezione giovanile. Dopo il trasferimento a Cesena il portiere mise a referto ulteriori 8 incontri internazionali con l'Italia U-21, sempre agli ordini di Vicini, per un totale di 10 gare con gli Azzurrini.

ESCLUSIVA: Michelangelo Rampulla si racconta

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