Paolo Montero

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Biografia

Paolo Rónald Montero Iglesias (Montevideo, 3 settembre 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore uruguaiano, di ruolo difensore, tecnico della Sambenedettese. Ha iniziato e terminato la sua carriera agonistica in patria, nelle file del Peñarol, ma gran parte di essa si è svolta in Italia, con le maglie dell'Atalanta prima e della Juventus poi: con quest'ultima ha vinto quattro campionati italiani, tre Supercoppe italiane, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale; con i bianconeri ha inoltre giocato tre finali di UEFA Champions League.

Caratteristiche Tecniche

«Io non ho mai commesso falli cattivi, le mie reazioni sono istintive. Del resto sono latino [...]. E per i latini il calcio è anche furbizia.»

(Paolo Montero, 2000)

Difensore tecnicamente dotato, era in grado di dirigere la retroguardia con personalità e lucidità. Solitamente schierato come stopper o libero, all'occorrenza ha ricoperto — seppur molto controvoglia, arrivando financo a litigare coi suoi allenatori per la cosa — anche il ruolo di terzino sinistro.Dal carattere deciso, non lesinava le maniere forti, anche eccedendo il regolamento: nel corso della sua carriera in Serie A ha ricevuto 16 cartellini rossi, cifra che lo rende il primatista assoluto in questa particolare graduatoria

Carriera

Club

Inizia a giocare nel Peñarol, dove approda all'età di 17 anni, sotto la guida di César Luis Menotti il quale paragona immediatamente il giovane difensore all'allora più noto Daniel Passarella. Rimane a Montevideo fino al 1992, quando viene notato dall'Atalanta che lo acquista e lo porta in Italia. Debutta in Serie A il successivo 6 settembre, nel successo interno 2-1 sul Parma, e alla sua prima stagione emerge tra i protagonisti degli orobici di Marcello Lippi, che chiudono il campionato a un lusinghiero settimo posto in classifica; rimane a Bergamo anche dopo la retrocessione in Serie B del 1994, e anzi diventa un «pilastro della difesa» dei lombardi, che riconquistano immediatamente la massima categoria. Lascia l'Atalanta nel 1996, dopo un quadriennio fatto di 114 partite e 4 gol nei campionati. Nella stessa estate passa alla Juventus campione d'Europa in carica, voluto proprio da Lippi nel frattempo sedutosi sulla panchina bianconera; inizialmente il dfensore pare destinato all'Inter, tuttavia il desiderio dello stesso Montero di tornare a lavorare con il tecnico viareggino fa sì che la trattativa con il club nerazzurro s'interrompa in dirittura d'arrivo, dirottando l'uruguaiano verso Torino. Fino al 2005 è un perno insostituibile della difesa juventina, facendo coppia al centro della retroguardia bianconera con Ciro Ferrara, e vincendo nel corso degli anni la concorrenza interna sia di Mark Iuliano sia di Igor Tudor. in Piemonte conquista una Coppa Intercontinentale (1996), una Supercoppa UEFA (1996), tre Supercoppe di Lega (1997, 2002 e 2003) e quattro campionati italiani (1996-1997, 1997-1998, 2001-2002 e 2002-2003) — oltre a quello 2004-2005 revocato successivamente.

In maglia bianconera più che altrove, Montero fa valere le sue maniere forti. Il 13 ottobre 1996, al termine della partita Vicenza-Juventus (2-1), colpisce il fotografo ufficiale dei berici che si trovava nei pressi; nei giorni seguenti il giocatore dichiara pubblicamente di non sentirsi pentito del gesto, e successivamente il fotografo denuncia il difensore, avviando una causa civile. Il 9 marzo 2000, durante il retour match degli ottavi di Coppa UEFA tra Celta Vigo e Juventus (4-0), Montero colpisce al volto con una gomitata Valerij Karpin: espulso, esce dal campo schernendo il pubblico galiziano.   Il 3 dicembre 2000, durante la classica Inter-Juventus (2-2) sferra un pugno al volto di Luigi Di Biagio: tramite l'applicazione della prova televisiva, il gesto gli costa tre turni di squalifica. Affermatosi come uno dei migliori difensori nella storia del club, sveste la maglia bianconera dopo 9 stagioni, 277 presenze e 6 reti totali, comprensive di 186 gare e 1 gol (il 29 novembre 2003 in un derby d'Italia casalingo perso 1-3) in Serie A. Conclude la carriera in Sudamerica, giocando nella stagione 2005-2006 con la squadra argentina del San Lorenzo, e nella successiva ritornando al Peñarol, disputando l'ultima sua gara il 17 maggio 2007 a Montevideo contro il Danubio

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