Antonio Conte

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Antonio Conte (Lecce, 31 luglio 1969) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Giocatore combattivo e molto versatile tatticamente,è cresciuto nel settore giovanile del Lecce, con cui ha esordito in Serie A e in cui ha militato per nove annate, per poi assurgere ad alti livelli nella Juventus, club di cui ha vestito la maglia per tredici stagioni, a cavallo degli anni 1990 e 2000, diventandone capitano e simbolo in virtù della propria dedizione, tenacia e grinta. In bianconero ha vinto cinque campionati italiani di Serie A, oltre a trofei internazionali quali la Coppa UEFA 1992-1993, la UEFA Champions League 1995-1996 e la Coppa Intertoto UEFA 1999. Con la nazionale italiana è stato vicecampione del mondo nel 1994 e vicecampione d'Europa nel 2000.

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Biografia

Sposato dal 2013 con Elisabetta, dalla loro unione è nata una figlia. Nel 2008 si è laureato in scienze motorie all'Università di Foggia con il voto di 110 e lode. Ha un fratello minore, Gianluca, che lo accompagna nello staff come match analyst e assistente tecnico.

Caratteristiche tecniche

«Era duttile e intelligente. Una forza della natura nella fase difensiva e in quella offensiva: non è un caso che sia diventato allenatore. Giocando in mezzo capisci meglio le dinamiche di tutti i reparti.»

(Giovanni Trapattoni, Conte era un giocatore combattivo e forte fisicamente, abile nell'inserirsi a sorpresa in area di rigore per concludere a rete, caratteristica che lo rendeva sovente decisivo in campo: centrocampista discretamente prolifico, si segnalò per marcature d'istinto e, talvolta, acrobatiche e spettacolari; pur non eccellendo sotto l'aspetto tecnico, col passare degli anni migliorò anche sul piano del palleggio. Il suo ruolo originale era quello di centrale di centrocampo, ma sotto la guida di Marcello Lippi ha ricoperto vari ruoli del reparto, come quello più difensivo di mediano;in virtù della sua duttilità, all'occorrenza è stato impiegato anche come esterno destro da vari allenatori.

Carriera

Lecce

Iniziato al calcio dal padre Cosimino,ex calciatore dilettante, titolare di un autonoleggio e presidente nonché factotum della Juventina Lecce, società calcistica del capoluogo salentino,Conte è ceduto al Lecce all'età di 13 anni in cambio di 200 000 lire e una fornitura di 8 palloni. Da piccolo è chierichetto e gioca a calcio al campo dell'oratorio della parrocchia di "Sant'Antonio a Fulgenzio", poi frequenta l'istituto tecnico commerciale "Francesco Calasso" di Lecce.Cresce calcisticamente nella principale squadra della propria città, il Lecce, con cui debutta in Serie A il 6 aprile 1986, a 16 anni e 8 mesi, mandato in campo da Eugenio Fascetti nei minuti finali di Lecce-Pisa (1-1). L'arrivo di Carlo Mazzone sulla panchina giallorossa è decisivo per la maturazione mentale e fisica di Conte, il quale, nonostante la giovane età, in breve tempo diventa un elemento imprescindibile per la squadra.Nel 1987 si frattura la tibia della gamba destra, infortunio che mette in pericolo la sua carriera agonistica e gli fa saltare quasi tutto il campionato 1987-1988, che vede i salentini ottenere la promozione in Serie A: le presenze stagionali di Conte in serie cadetta saranno solo 3. Tornato in campo nell'annata 1988-1989, segna il suo primo gol in Serie A, oltreché l'unico con la maglia leccese, in casa del Napoli, nella partita vinta al San Paolo per 3-2 dai partenopei, il 5 novembre 1989. Rimane l'unica rete nelle sue sette stagioni trascorse coi giallorossi, collezionando in totale 99 presenze, di cui 89 in campionato.

Juventus
1991-1996: i primi successi

Durante la carriera a Lecce, Conte attira le attenzioni di Giovanni Trapattoni, tecnico della Juventus nella sessione di calciomercato dell'autunno 1991, dopo 9 presenze in Serie B con i salentini, è quindi acquistato dal club torinese per 7 miliardi di lire. Il 17 novembre, alla decima giornata di campionato, debutta con la nuova squadra nella vittoria per 1-0 nel derby di Torino, subentrando nel finale a Salvatore Schillaci. Per la stagione 1992-1993 diventa una pedina inamovibile della squadra bianconera. Il 16 settembre 1992 bagna con una rete il proprio esordio in Coppa UEFA, nella vittoria per 6-1 dei bianconeri contro l'Anorthōsis. Il 10 aprile decide con una doppietta (primi gol in Serie A con la maglia bianconera) il derby di Torino, vinto dalla Juventus per 2-1; questa sarà la sua prima e unica doppietta in carriera. Conte conclude la sua seconda stagione a Torino con 3 reti (2 in campionato e una in Europa) e contribuendo alla vittoria della terza Coppa UEFA nella storia bianconera: gioca da titolare la finale di andata al Westfalenstadion contro i padroni di casa del Borussia Dortmund, in cui i piemontesi ipotecano il trofeo, mentre rimane in panchina in quella di ritorno.Nella stagione 1993-1994 Conte si conferma sui livelli della precedente, mostrandosi inoltre più prolifico sottorete. Realizza 4 gol in campionato e due in Coppa UEFA e, al termine della stagione, convince il commissario tecnico Arrigo Sacchi a convocarlo per il campionato del mondo 1994. Con l'arrivo di Marcello Lippi sulla panchina della Juventus, Conte si trova a essere impiegato in più ruoli a centrocampo, molti di questi non sempre graditi dal giocatore. Gioca ottime partite e risulta decisivo in molte gare di Coppa UEFA. Conte conclude la sua stagione mettendo a segno 3 reti (una in campionato al Brescia e due in Coppa UEFA) e contribuendo alla vittoria dello scudetto e della Coppa Italia da parte dei bianconeri.Conte (a destra) e il suo capitano Roberto Baggio in maglia bianconera nella stagione 1991-1992 Il 13 settembre 1995 realizza una rete nella gara d'esordio in UEFA Champions League, quella vinta per 1-3 dai bianconeri in casa del Borussia Dortmund; qualche settimana più tardi, il 18 ottobre, sigla la propria seconda rete in Champions nella vittoria per 4-1 dei bianconeri sui Rangers. Le fatiche europee si riverberano sul cammino in campionato, dove la Juventus non riesce a difendere il titolo, ma sul piano personale Conte è ormai tra i senatori della squadra bianconera: il 20 aprile 1996 scende in campo a San Siro nel derby d'Italia indossando per la prima volta la fascia di capitano, trovando nell'occasione anche la seconda e decisiva rete che vale il successo 2-1 dei suoi. Il successivo 22 maggio scende in campo da titolare nella finale di UEFA Champions League all'Olimpico di Roma contro l'Ajax, ma è costretto a uscire anzitempo al 44' per problemi fisici, sostituito da Vladimir Jugović; i torinesi vinceranno la competizione ai tiri di rigore mentre negli spogliatoi Conte scoprirà che l'infortunio è più grave del previsto, impedendogli di prendere parte con la nazionale al successivo campionato d'Europa 1996.

1996-2001: gli anni da capitano

Nell'estate 1996, stante la partenza di Gianluca Vialli, Conte succede a quest'ultimo come nuovo capitano della squadra. La sua prima stagione con la fascia al braccio si rivela, tuttavia, molto sfortunata. Dopo avere recuperato dal problema fisico occorsogli nella finale contro l'Ajax, a novembre si infortuna nuovamente, stavolta in maniera ancora più grave, durante Italia-Georgia, riportando una rottura del legamento crociato anteriore sinistro. L'infortunio lo costringe all'operazione e a chiudere anzitempo l'annata,non consentendogli quindi di fregiarsi delle vittorie bianconere in Coppa Intercontinentale e Supercoppa UEFA e relegandolo a comprimario nel cammino verso il tricolore dei suoi compagni di squadra. Conte alla Juventus nella stagione 1996-1997, in cui divenne il capitano della plurivittoriosa squadra di Marcello Lippi. Torna a pieno regime per la stagione 1997-1998, che si apre con la vittoria della sua seconda Supercoppa nazionale, giocando la finale del 23 agosto 1997 vinta dalla Juventus per 3-0 sul Vicenza: nell'occasione Conte sigla la rete che fissa il risultato e che, a livello personale, pone simbolicamente fine all'annus horribilis da cui è reduce. Il successivo 31 agosto, alla prima di campionato, segna la rete del definitivo 2-0 in casa contro il Lecce, sua ex squadra; a fine stagione, con 44 presenze e 6 gol, Conte contribuisce alla vittoria dello scudetto, il suo terzo in carriera. La stagione 1998-1999 si apre in maniera negativa sia sul piano sportivo, con la sconfitta in Supercoppa italiana contro la Lazio, sia su quello personale; perde temporaneamente i gradi di capitano per scelta dello spogliatoio — che li affida a un convalescente Alessandro Del Piero — e soprattutto entra in rotta con il tecnico Lippi, uscendo per questo dal novero dei titolari. Nella seconda parte dell'annata, con le sopravvenute dimissioni dell'allenatore viareggino e l'arrivo sulla panchina juventina di Carlo Ancelotti, Conte ritrova immediatamente centralità nell'undici bianconero: il tecnico reggiolese lo riposiziona nel ruolo di centrocampista centrale, rendendolo un intoccabile nel suo 3-5-2. Rinfrancato e motivato dalla rinnovata leadership, Conte approfitta del nuovo modulo per cercare con più frequenza la porta. La sua verve sottorete si palesa in particolar modo nella fase a eliminazione diretta di UEFA Champions League dove il capitano juventino è protagonista, ripagando la fiducia di Ancelotti, siglando 3 gol: il 3 marzo 1999 realizza la seconda marcatura bianconera nell'andata dei quarti di finale contro l'Olympiakos; va in gol anche nella gara di ritorno, il 17 dello stesso mese, trovando nei minuti finali l'1-1 che permette ai suoi di superare in extremis il turno;infine il successivo 7 aprile porta in vantaggio la Juventus nella semifinale di andata pareggiata 1-1 in casa del Manchester Utd. Sarà proprio questa squadra, nella sfida di ritorno, a eliminare i torinesi con il risultato finale di 2-3. A fine anno, Conte eguaglia il suo record di marcature stagionali (7) stabilito l'annata precedente. Conte in azione in maglia juventina nel campionato 1999-2000: al braccio la fascia personalizzata donatagli dagli ultras bianconeri dell'epoca, e del quale il numero otto era uno dei massimi idoli. Nella stagione 1999-2000, nonostante l'arrivo di nuovi giocatori come Sunday Oliseh e Gianluca Zambrotta, Conte rimane titolare nel centrocampo juventino. Il 24 agosto 1999 realizza il suo primo gol stagionale nella finale di ritorno della Coppa Intertoto, conclusa con un pareggio 2-2 sul campo del Rennes e con la conseguente vittoria del trofeo da parte bianconera. A fine stagione segna in totale 6 gol in 38 presenze complessive tra campionato e coppe e, complice la positiva annata, riceve la convocazione del commissario tecnico Dino Zoff per il campionato d'Europa 2000. Nella stagione 2000-2001, chiusa al secondo posto, totalizza 28 presenze e 3 gol.

2001-2004: l'epilogo

A partire dall'annata 2001-2002, ormai trentaduenne e alle prese con un fisico falcidiato da vari acciacchi, Conte entra nella fase calante della carriera agonistica. Il ritorno sulla panchina juventina di Lippi lo priva definitivamente dei gradi di capitano a vantaggio di Del Piero e, conseguentemente, di un posto tra i titolari. Pur scivolato tra le seconde linee, in questa stagione riuscirà comunque a dare ancora un importante contributo alla causa bianconera: ricucito man mano il rapporto col tecnico viareggino e, anche senza fascia, rimasto tra le voci più autorevoli dello spogliatoio, il centrocampista colleziona 28 presenze e 1 gol in un campionato che si conclude con la vittoria dello scudetto, quello del «5 maggio», passato agli annali per l'impronosticabile sorpasso all'ultima giornata sui rivali dell'Inter.Sarà questa, a posteriori, l'ultima stagione di Conte ad alti livelli. Nel campionato 2002-2003 è impiegato sporadicamente, pur potendosi fregiare nuovamente del titolo italiano; ha inoltre modo di giocare la finale di UEFA Champions League persa ai rigori contro il Milan dove, subentrato nel secondo tempo, colpisce di testa una clamorosa traversa della porta di Dida.Al termine della stagione 2003-2004 decide di ritirarsi dal calcio giocato, rifiutando un ulteriore rinnovo propostogli dalla società, sia per i sopraggiunti 35 anni d'età sia per l'ideale fine di un ciclo a Torino, con il contemporaneo e definitivo addio di Lippi alla panchina bianconera. Conte gioca la sua ultima partita in Serie A a San Siro il 4 aprile 2004, un derby d'Italia contro l'Inter (3-2), mentre l'ultima in Europa era stata il precedente 25 febbraio al Riazor di A Coruña, contro il Deportivo La Coruña (1-0). In 13 stagioni con la Juventus, ha collezionato in campionato 295 presenze e 29 gol, in totale 418 presenze e 43 gol.

Nazionale

Il suo esordio nella nazionale maggiore avviene sotto la guida di Arrigo Sacchi a 24 anni, il 27 maggio 1994, nell'amichevole premondiale contro la Finlandia; viene quindi convocato dallo stesso commissario tecnico per il campionato del mondo 1994 negli Stati Uniti d'America. Nel corso della manifestazione gioca titolare la sfida dei quarti di finale contro la Spagna e subentra nel secondo tempo nella semifinale contro la Bulgaria. Rimane in panchina nella decisiva sfida in finale contro il Brasile, persa ai tiri di rigore. Non partecipa al campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, a causa di un infortunio patito poche settimane prima con la Juventus nella finale di UEFA Champions League. Convocato solo in due occasioni dal commissario tecnico Cesare Maldini, peraltro senza scendere in campo, non prende parte al campionato del mondo 1998 in Francia. Torna a giocare in nazionale il 27 marzo 1999, durante la gestione del nuovo selezionatore Dino Zoff, nella trasferta contro la Danimarca valevole per le qualificazioni al campionato d'Europa 2000: nell'occasione realizza di testa il suo primo gol in azzurro, fissando il risultato sul definitivo 1-2 per l'Italia. Viene scelto da Zoff per la fase finale dell'europeo in Belgio e nei Paesi Bassi. L'11 giugno, nella prima gara della fase a gironi contro la Turchia, Conte realizza in rovesciata il primo gol degli azzurri nel torneo, contribuendo alla vittoria dell'Italia per 2-1. Disputa anche l'altra partita della fase a gironi contro il Belgio e quella dei quarti di finale contro la Romania, dove, a causa di un fallo di Gheorghe Hagi che gli procura una lesione ai legamenti della caviglia destra, conclude in anticipo l'europeo,poi perso dall'Italia in finale, al golden goal, contro la Francia. In maglia azzurra ha totalizzato 20 presenze e 2 reti.

Antonio Conte | Juventus | 1991-2004

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